di J.J. Abrams
USA 2011
con Kyle Chandler, Joel Courtney
ed Elle Fanning
Fine anni Settanta: una piccola
cittadina – che più americana non si può – sconvolta dall’arrivo dell’esercito
in cerca di qualcosa di misterioso e una banda di ragazzini che scorrazza in
sella alla bicicletta per girare un film horror amatoriale.
Gli ingredienti per un film “alla
Spielberg” ci sono tutti. Ma, questa volta, non si tratta di un suo film. Il
regista di Super 8 è J.J. Abrams – già
noto per film quali Mission: Impossibile
III (2006), Star Trek (2009) e
serie tv quali Alias e Lost – mentre Spielberg ne è il
produttore. Nel film sono molti gli elementi narrativi che ci rimandano ai
classici del “papà” di Indiana Jones, al quale Abrams offre evidenti tributi.
I protagonisti della vicenda, che
si svolge nel 1979, sono ragazzini che si spostano per le vie sicure – anche se
non per molto – della loro comunità in sella alle loro bici. Questa immagine
evoca senza dubbio i bambini protagonisti del film E.T. l’extraterreste (1982) di Spielberg, al quale il tema
dell’infanzia e dell’innocenza salvifica dei bambini contro il male causato
dagli adulti è molto caro.
Tra questi ragazzi vi sono Joe
Lamb, figlio del vice-sceriffo e rimasto da poco orfano di madre, Charles
Kaznyk, regista amatoriale alle prime armi, e Alice Dainard, che farà battere
il cuore di entrambi gli amici.
Charles partecipa a un concorso
cinematografico, utilizzando la pellicola “super 8” (un formato per riprese
amatoriali, molto in voga negli anni Sessanta; la stessa sulla quale è stato
impresso il filmato dell’assassinio del Presidente Kennedy) in qualità di
regista e ha assoldato gli amici ed Alice come attori per girare le varie
scene. Il suo film tratta il tema degli zombie che invadono una cittadina e ne
trasformano gli abitanti in morti-viventi. La scena principale si svolgerà
presso la stazione, esattamente al passaggio del treno, così che una notte il
gruppetto si reca vicino ai binari della ferrovia, pronto per le riprese.
Ed è in questo momento che
succede qualcosa: all’arrivo del treno, un’auto si posiziona sui binari e fa
deragliare tutti i vagoni – in uno spettacolare incidente, che viene filmato
sulla super 8 – e i ragazzi scoprono che il folle guidatore è il dottor
Woodward, il loro professore di chimica.
Woodward, miracolosamente
sopravvissuto all’impatto, intima loro di abbandonare il luogo dell’incidente
prima che possa arrivare qualcuno e fa promettere loro di non rivelare a
nessuno quanto hanno visto per evitare di essere uccisi. Ma, uccisi da chi? Prima
di poterlo scoprire, Joe e gli amici sono messi in fuga dall’arrivo dei
militari sul luogo del deragliamento. Lo spiegamento di forze dell’ordine
minacciose ricorda molto i nazisti che compaiono spesso nei film di Spielberg,
soprattutto negli episodi della saga di Indiana Jones (I predatori dell’arca perduta del 1981 e Indiana Jones e l’ultima crociata del 1989).
Il giorno dopo l’incidente la
cittadina è messa sotto assedio dai soldati della US Air Force, i quali cercano
di minimizzare i fatti della notte e di tenere alla larga la polizia locale.
Mentre proseguono le ricerche dei militari, la polizia cerca di tenere a bada
la popolazione, sempre più preoccupata per il verificarsi di strani fenomeni:
tutti i cani della città sono fuggiti, dalle automobili sono stati tolti i motori
e alcune persone spariscono, rapite da una creatura mostruosa che rimane
nascosta nell’oscurità (e che si avvicina alla preda con pesanti passi che
ricordano quelli del T-rex di Jurassic
Park del 1993).
Tra le vittime di questa creatura
vi è anche lo sceriffo, che viene catturato mentre è di pattuglia. A capo della
squadra di polizia viene messo il padre di Joe, il vice-sceriffo Jackson Lamb,
che cercherà di scoprire cosa nascondono i militari in città.
Il vice-sceriffo trasforma casa
sua nella sede operativa della polizia e Joe, origliando i discorsi degli
adulti, scopre che l’esercito si trova in città per una missione segreta. Informati
gli amici su quanto scoperto e visionato il filmato dell’incidente sulla super
8, i ragazzi capiscono che per la città si aggira una creatura aliena (e qui,
basti citare Incontri ravvicinati del
terzo tipo del 1977, E.T. del
1982 e Indiana Jones e il regno del
teschio di cristallo del 2008 per ricordare la passione di Spielberg per le
forme di vita extra-terrestre).
Gli eventi si evolvono fino ad
arrivare all’apice: la cittadina viene evacuata, tutti gli abitanti vengono
segregati, il vice-sceriffo viene catturato dai militari ed Alice viene rapita
dalla creatura.
Il destino della città e dei
personaggi grava su Joe: riuscirà a trovare l’alieno e a liberare l’amata Alice
e a svelare il mistero che riguarda questa creatura?
Per chi conosce anche solo un po’
la poetica spielberghiana, di cui Super 8
ne è un omaggio, sarà facile intuire il finale.
Il film probabilmente non spicca
per originalità di trama, ma si guarda con piacere e ti tiene incollato davanti
allo schermo, in un crescendo di suspense
mista alla curiosità di riconoscere i rimandi ai numerosi film di Spielberg.