Alzi la mano chi non ha mai visto
almeno una volta il film Jurassic Park di Steven Spielberg. Se rientrate tra
coloro che non l’hanno mai visto, avrete comunque sicuramente sentito dei
dinosauri, i veri protagonisti del film. Già, “sentito” è la parola giusta: il
ruggito possente del T-rex e le grida furiose dei velociraptor sono entrati
nella storia degli effetti sonori del cinema americano. Il sound designer – ovvero colui che ha creato i versi di questi
spaventosi rettili – è Gary Rydstrom, il mago degli effetti speciali del suono
di Hollywood.
Rydstrom ha vinto ben sette premi
Oscar per il miglior montaggio sonoro e i suoi capolavori del suono sono
presenti in molti film: Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Balle
spaziali (1987), Ghostbusters II (1989), Terminator II (1990), Fuoco assassino
(1991), Jurassic Park (1993), Toy Story (1995), Titanic (1997), Salvate il
soldato Ryan (1998) e Alla ricerca di Nemo (2003).
Tra tutti i film per i quali Gary
Rydstrom ha lavorato, certamente Jurassic Park è quello che gli ha permesso di
dare libero sfogo alla sua vena creativa. Prima di svelare come Gary abbia
fatto a creare i versi dei dinosauri, ecco una sintesi della trama del film:
siamo su Isla Nublar, a qualche chilometro dalla Costa Rica, insieme a John
Hammond, eccentrico miliardario che vuole aprire un parco a tema con dinosauri.
Ma non dinosauri finti, bensì veri. Il suo team di esperti è infatti riuscito a
trovare il modo di clonare questi enormi rettili, i cui embrioni fanno gola
alla concorrenza. Hammond chiama sull’isola una coppia di paleontologi e un
matematico affinché diano un giudizio positivo ai lavori in corso (ci sono già
dei dinosauri adulti: alcuni, i più innocui, sono liberi di girare sull’isola;
altri, come il T-rex e i velociraptor vivono confinati in zone recitante) in
modo da convincere i finanziatori che il progetto procede per il meglio. In
realtà, sta per succedere il peggio: un sabotatore, inviato dalla concorrenza
per rubare gli embrioni, causerà un black out totale sull’isola, permettendo
così ai dinosauri più violenti di uscire dalle recinzioni. I paleontologi e il
matematico, insieme ai nipotini di Hammond, si troveranno così nel parco
inseguiti da T-rex e velociraptor in un’emozionante fuga per la sopravvivenza.
Il lavoro di Gary Rydstrom per la
realizzazione dei versi dei dinosauri si è articolato principalmente in due
fasi: una prima parte di registrazione sul campo dei versi di numerose specie
di animali e una seconda parte, in studio, per selezionare e unire i suoni
campionati.
Gary, in una lunga intervista che trovate cliccando qui,
racconta delle peripezie che ha dovuto affrontare per registrare i versi di
ogni sorta di animale. Lui e il suo assistente, Chris Boyes, hanno girato
fattorie, zoo, acquari, riserve naturali e negozi di animali in tutta l’America
per campionare il più alto numero di suoni. Hanno così raccolto i versi di
tigri, leoni, tartarughe in amore, balene, coccodrilli, cavalli, cani, delfini
ed elefanti.
Raccolti tutti questi suoni e
senza ancora avere un’idea di come utilizzarli, Gary è passato alla fase
successiva, ovvero la selezione e l’unione dei suoni. Un lavoro alquanto
difficile, che richiede una certa creatività nell’ottenere dei suoni armoniosi
e credibili. Ed ecco che dall’unione di suoni a bassa frequenza quali il
ruggito di un leone e di una tigre e il verso di un coccodrillo, e il suono ad
alta frequenza del barrito di un cucciolo di elefante, prende vita il verso del
temibile T-rex. Il suo respiro è invece costituito dallo sfiato della balena,
mentre il rumore prodotto quando divora l’avvocato è dato dal ruminare di un
cavallo che mangia una pannocchia, unitamente al rumore del cane di Gary che
sgranocchia un giocattolo.
Grande lavoro e maestria anche per
ottenere i versi del velociraptor: per la scena dell’inseguimento nella cucina,
l’ira del velociraptor è data dal verso emesso da due tartarughe che si
accoppiano; per ricreare il suo respiro è stato usato il rumore di un cavallo
affamato, mentre per simulare il suono del rettile all’attacco è stato usato il
verso del delfino.
Un lavoro lungo e laborioso
quello di Gary Rydstrom e del suo assistente, che hanno avuto incontri
ravvicinati con animali di ogni specie, anche le più temibili, come leoni,
coccodrilli e tigri, ma che ha permesso al film di vincere tre Oscar (miglior
sonoro, miglior montaggio sonoro, oltre a quello per migliori effetti
speciali).
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