di Ethan e
Joel Coen
USA, 2001
USA, 2001
Una casa nei sobborghi di
Santa Rosa (California), un lavoro stabile, una bella moglie, cene e
feste varie con amici e conoscenti col sorriso stampato in faccia:
una vita incredibilmente ordinaria, da cartolina pubblicitaria, agli
albori degli anni Cinquanta. Chi non la vorrebbe?
La stabilità può però
diventare una trappola e una fonte di forte insoddisfazione. E
allora, perché accontentarsi dell'ordinario, quando puoi far soldi,
quelli veri, non quelli che ti fanno vivere dignitosamente ma senza
concedersi fronzoli? Nel 1949, anno in cui il film è ambientato, il
nascente “sogno americano” suggerisce che chiunque lo possa fare,
tutti possono azzardare e mettersi in gioco.
E' quello che deve aver
pensato Ed Crane (interpretato da Billy Bob Thornton), silenzioso
barbiere che lavora nel negozio del loquace cognato Frank. Le sue
giornate trascorrono immutate: al lavoro Ed viene stordito dalle
chiacchiere dei clienti e di Frank, mentre a casa condivide momenti
privi di comunicazione e sentimenti con la moglie Doris (Frances
McDormand).
Doris, all'opposto del
marito, è invece una intraprendente lavoratrice che ambisce a fare
carriera nel grande magazzino di David "Big Dave" Brewster
(James Gandolfini), ed è disposta a tutto pur di compiacere il suo
capo.
Mentre Doris è presa dai
suoi progetti lavorativi ed extraconiugali, l'incontro casuale tra Ed
e un misterioso uomo d'affari giunto in città, Craighton Tolliver,
darà il via a una serie di eventi che, con l'effetto del domino,
travolgeranno la vita di Ed e di sua moglie, sgretolandola come
roccia friabile.
Tolliver convince il
taciturno barbiere a buttarsi nel mondo delle catene di lavanderie a
secco, un settore ancora inesplorato all'epoca. Per entrare
nell'affare, Ed deve però procurarsi la somma di diecimila dollari:
mai decisione sarà più distruttiva per lui.
Ed non ha questa cifra e
decide così di ricattare in forma anonima Big Dave, che ha una
tresca con Doris e di cui Ed ne è a conoscenza, minacciandolo di
rivelare a tutti la loro relazione. Con questa rivelazione Big Dave
perderebbe tutto (ricordiamo che siamo negli anni Cinquanta, il
decennio del “si fa, ma non si dice”) e così cede al ricatto.
Da qui, si scateneranno
una serie di eventi, scambi di colpe e fraintendimenti in cui i
personaggi saranno travolti da omicidi e arresti destinati a cambiare
la vita di tutti.
Il destino beffardo e la
giustizia viaggiano su due binari diversi ma paralleli. Ci vorrà del
tempo perché i colpevoli vengano puniti, magari non direttamente per
l'atto che hanno compiuto, ma nessuno sarà risparmiato.
Nemmeno la giovane e
pruriginosa Rachel (interpretata da un'acerba Scarlett Johansson)
uscirà di scena incolume, rea di aver tentato un approccio sessuale
con Ed, mentre questi era alla guida della sua auto, di ritorno da
un'audizione per pianoforte a cui il barbiere l'aveva accompagnata.
Così, anche l'unico barlume di vitalità nella vita di Ed, è
destinato a evaporare.
L'uomo che non c'era
è un noir intrigante: già dalle primissime scene si avverte un
senso di incertezza che incombe sui personaggi, il tutto amplificato
dalle potenti immagini.
Inizialmente pensato con
le immagini a colori, il film è stato poi reso in bianco e nero:
l'effetto è incisivo perché sottolinea ulteriormente le atmosfere
cupe. Il contrasto di luce e ombra simboleggia la lotta tra il bene e
il male.
Direttore della
fotografia è il doppio premio Oscar Roger Deakins, che collabora
spesso con i fratelli Coen e che ha curato la fotografia di pezzi da
novanta, quali 1917 (di Sam Mendes, 2019), Blade Runner
2049 (Denis Villeneuve, 2017), Revolutionary Road (di Sam
Mendes, 2008), Jarhead (di Sam Mendes, 2005), solo per
citarne una manciata.
Un plauso anche a Billy
Bob Thornton, che riesce a esprimere con la sua espressività i
tormenti interiori di un uomo chiuso e schivo, incapace di comunicare
a parole.
Film riuscito e ben
congegnato. I fratelli Coen non deludono nemmeno questa volta.
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