lunedì 15 febbraio 2016

Il piccolo principe e l’importanza di riscoprirsi bambini, dal libro al film



Ritornare bambini guardando il film Il piccolo principe: è quello che mi è successo, e credo anche a tutti gli spettatori che gremivano la sala, soprattutto a quelli che si sono lasciati scappare una lacrimuccia durante il finale.
Questo film d’animazione, diretto da Mark Osborne e uscito nel 2015, è l’adattamento cinematografico della celebre storia scritta da Antoine de Saint-Exupéry nel 1943.
Il piccolo principe è solo all’apparenza una favola per bambini. L’autore, in realtà, attraverso uno stile semplice e lineare riesce a descrivere il complicato mondo degli adulti visto dagli occhi di un bambino, il piccolo principe per l’appunto. Il candore e l’innocenza del racconto, però, ingannano: la storia è ricca di critiche indirette ai comportamenti negativi degli esseri umani, che vengono ridicolizzati con le domande garbate, ma insieme dirette, del piccolo principe.
Nel racconto di Saint-Exupéry, il narratore è un aviatore che evoca il suo incontro con il piccolo principe, avvenuto nel deserto africano. L’aviatore si trova sperduto nel deserto dopo aver avuto un incidente con il suo velivolo. Mentre cerca di riparare il guasto all’aeroplano, fa la sua comparsa un bambino dai capelli color dell’oro e dal viso angelico. Si tratta del piccolo principe, che si trova sulla Terra dopo aver affrontato un lungo viaggio per la galassia. 
Per conoscere la sua storia, proseguite oltre cliccando qui: troverete l'articolo completo che ho scritto per la rivista Libreriamo..

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