1962, da
qualche parte nell'Universo
Nolan se ne
stava appoggiato al muro del corridoio in attesa che loro
arrivassero.
Guardò la Cyber Clessidra che portava con sé: era in anticipo di
quaranta grani.
Era così
elettrizzato dall'opportunità che il Maestro gli aveva offerto, che
quella mattina aveva ingollato d'un fiato la sua tazza di lactolis e
germe di granato. Si era poi precipitato fuori dal suo Scomparto Oblò
ed era salito sulla navicella pubblica per volare fino all'Istituto
Universitario di Chimica Ipermolecolare.
Ed eccolo
lì, fremente e in attesa di partecipare alla Riunione del Gran
Consiglio dei Maestri Scienziati. In qualità di Allievo, Nolan non
avrebbe potuto proferire parola durante la seduta. Il suo Maestro era
stato chiaro: avrebbe solo potuto osservare in silenzio le
discussioni dei Maestri Scienziati.
Nolan pensò
che non era poi così male: nessun Allievo di sua conoscenza era
stato mai ammesso nella Sala Riunioni. E poi, da quando lo aveva
raccontato a tutti i suoi compagni del corso di Chimica
Organofosfatica, aveva notato che Lucy lo guardava con occhi diversi.
Le infinite
ore passate in laboratorio, chino sul Microscopio a Propulsione
Millesimale, e le notti trascorse sui Video Libri per studiare i
pesticidi, i diserbanti e il DDT, gli erano valse una ricerca che il
Maestro aveva definito “ammirevole”. Da qui, la decisione del
Maestro di premiarlo facendolo assistere alla Riunione, durante la
quale i Maestri Scienziati avrebbero discusso di tutte le sostanze
chimiche studiate da Nolan e gli effetti che si riscontravano sulla
salute degli umani.
Per
ingannare l'attesa, iniziò a fantasticare sull'idea di chiedere a
Lucy un appuntamento. L'avrebbe portata a cena al NutriPils per una
scorpacciata di pillole di titanio e poi a bere un Cocktail Quick in
quel nuovissimo Scomparto Cubo sulla A17.
L'arrivo di
Leila, la Segretaria del Gran Consiglio, restituì a Nolan il
contatto con la realtà.
- Accidenti
a quella stupida Stampante 4D che continua a incepparsi! Non trovi
mai un Robot Tecnico libero che ti aiuti, quando serve!
Presa dalla
fretta di posizionarsi di fronte al Rilevatore Ottico della porta
della Sala Riunioni, Leila si fece sfuggire di mano tutti i fascicoli
che reggeva. Nolan si chinò prontamente per aiutarla a raccoglierli.
Solo allora lei si accorse della sua presenza.
- Tu devi
essere Nolan. Saresti così gentile da aiutarmi a preparare la Sala e
distribuire il materiale per i Maestri?
Mentre i due
si rialzavano da terra, Nolan notò che i fascicoli erano rilegati
con una fascia nera su cui svettavano il ghigno di un teschio e la
scritta rossa “documenti
riservati”.
Varcata la
soglia, i due entrarono nella Sala. Il posto era un'enorme aula vuota
in cui l'unico rumore era l'eco dei passi. Al centro del pavimento,
riluceva un enorme disco ovale di metallo. Quando Leila premette un
pulsante sulla parete, il disco si staccò da terra, fluttuando fino
a fermarsi sospeso a mezz'aria. Dal pavimento levitarono poi dieci
piccoli dischi tondi che si posizionarono attorno alla circonferenza
del disco ovale. Il tavolo e le sedie per i Maestri erano così
sistemati.
Leila si
chinò sotto al disco ovale e, alla pressione di un pulsante
nascosto, sul soffitto si aprì una lunga fessura dalla quale scesero
dieci monitor, uno per ogni Maestro.
Nolan
aspettava sulla soglia, senza osare entrare nella Sala. Quello era il
luogo in cui le migliori menti scientifiche avevano elaborato teorie
e scoperte ipermolecolari riconosciute in tutta la Galassia. Mentre
Nolan osservava le pareti, completamente ricoperte da formule
chimiche incomprensibili anche agli studenti più brillanti come lui,
Leila lo riprese:
- Che fai lì
impalato? Vieni qui e prendi questi. Mettili sul tavolo, uno per ogni
Maestro. Io devo scappare, sta arrivando una Congregazione
Scientifica Interstellare e devo andare ad accoglierla.
Leila se ne
andò, consegnando i fascicoli a Nolan. Questi li appoggiò sulla
superficie fredda e perfettamente liscia del disco e guardò la
Cyber-Clessidra. Mancavano ancora venti grani all'inizio della
riunione.
Nolan prese
a girare lentamente intorno al disco. A ogni fascicolo che disponeva
sul tavolo, ripensava alle scoperte che aveva fatto durante le sue
ricerche. Il Maestro gli aveva assicurato che le avrebbe sottoposte
all'attenzione dell'Assemblea e che avrebbero di certo contribuito
allo sviluppo del progetto Terra1.
Nolan
aveva prove dimostranti che l'introduzione su larga scala di sostanze
come il DTT, i pesticidi e i diserbanti impiegati dagli anni dal
Secondo Dopoguerra in poi, soprattutto nell'agricoltura, con il
passare del tempo avrebbero causato malattie umane molto gravi.
Accumulandosi nelle ghiandole endocrine attraverso una costante
assunzione, seppure in minime dosi, queste sostanze avrebbero corroso
il corpo fino a ucciderlo a causa di forme tumorali. Le previsioni di
Nolan indicavano che nel futuro ci sarebbe stato un netto aumento
dell'incidenza dei tumori, che sarebbero diventati una vera piaga per
l'umanità.
L'eccitazione
di Nolan si stava trasformando in impazienza. Ancora nessuno
all'orizzonte. Divorato dalla curiosità, senza pensarci troppo,
Nolan si allungò sul fascicolo e ne sfilò la fascia con il teschio.
Iniziò a leggere la prima pagina:
PROGETTO
TERRA1 – 5° incontro
Ordine
del giorno:
-
discutere della 3° fase – attualmente in corso – del piano di
distruzione del pianeta Terra, ovvero: l'introduzione delle sostante
pesticida nell'alimentazione degli umani;
-
pianificare le successive fasi del piano, ovvero: introdurre nuovi
fattori di accelerazione della morte umana, quali inquinamento,
plastica e grassi idrogenati nel cibo di cui si nutrono gli umani.
Il
progetto Terra1 si basa su esperimenti condotti sugli abitanti del
primo prototipo di un pianeta inferiore chiamato Terra1, noto anche
come Terra. Siamo ormai giunti alla fase centrale dell'esperimento:
la somministrazione graduale ma letale di sostanze tossiche per gli
umani permetterà presto al nostro pianeta Orion5 di trovare un
antidoto per adattare i nostri corpi all'atmosfera.......
Un
tentacolo verde sfiorò Nolan, che con uno scatto richiuse il
fascicolo.
-
Mi perdoni, Maestro, non volevo..
Con
il cenno di una delle sue due teste, il Maestro indicò a Nolan di
prendere posto. La riunione stava per iniziare.
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