giovedì 5 aprile 2018

RABBIA A NEW ORLEANS


di James Lee Burke
1994

Se amate quella che io definisco “americanitudine” – ovvero, qualsiasi cosa in stile americano che vi faccia sognare un viaggio negli States – Rabbia a New Orleans è il romanzo che fa per voi.
Uno dei miei desideri è quello di fare un viaggio in quella che nella mia testa è l'America più tradizionale e dai paesaggi mozzafiato che si vede nei film e si legge nei libri. Se proprio devo sognare in grande, vorrei partire dal Tennessee e attraversare gli Stati dell'Alabama, del Mississippi e della Louisiana, fino al Texas.
Nel frattempo, mi accontento di immaginare New Orleans e Baton Rouge leggendo le pagine di James Lee Burke. Lo scrittore texano è un maestro dei generi thriller e poliziesco e la sua notorietà letteraria ebbe inizio negli anni Ottanta grazie al personaggio dell'ispettore Dave Robicheaux, attorno al quale ha scritto ben ventuno romanzi (e qui esulto perché questo significa avere a disposizione molti libri della serie da leggere!).
Il successo di Robicheaux è talmente eclatante che sul sito ufficiale di Lee Burke è presente una sezione di merchandising di magliette, cappellini e oggettistica varia dedicata a questo personaggio. E pensare che, agli inizi della sua carriera, molte case editrici avevano rifiutato le opere di Lee Burke.
In Rabbia a New Orleans (il settimo della saga Robicheaux) troviamo il protagonista che vive serenamente a Baton Rouge con la moglie Bootsie e la figlia Alafair e gestisce un negozio di attrezzature da pesca per turisti, insieme a Batist. Robicheaux – si deduce dai suoi ricordi – ha ormai superato il suo problema con l'alcol.
Circondato dall'affetto dei cari e dai magnifici paesaggi del bayou (ovvero l'insieme di paludi, canali e foreste di palme e cipressi che si snodano lungo il fiume Mississippi), pare che Robicheaux abbia una vita finalmente libera dalle ombre del suo passato di poliziotto. Pare, perché le torbide acque del Mississippi, fiume così caro a Dave Robicheaux, nascondono un mistero che risale alla Seconda Guerra Mondiale. Depositato sul fondo del fiume c'è infatti un sommergibile nazista, giunto fin lì dalla Germania di Hitler. Si scopre così che all'epoca i tedeschi riuscivano ad arrivare oltre oceano e, posizionandosi nel Golfo del Messico, bombardavano le navi e le petroliere americane provenienti dalla foce del Mississippi.
Uno dei pochi ad aver avvistato il sommergibile durante un'immersione fatta in gioventù è proprio Robicheax. Il reperto storico si sposta in continuazione spinto dalle maree del golfo e la difficoltà di rintracciarlo ne alimenta la leggenda.
L'ex poliziotto viene ingaggiato da un pezzo grosso di New Orleans per mettersi sulle tracce del sommergibile e Robicheaux accetta l'incarico. Tuttavia, se ne pentirà presto: senza esserne consapevole, calpesterà i piedi alle persone sbagliate. In un intrigo di personaggi poco raccomandabili, mafiosi, drogati, neonazisti e poliziotti corrotti che pullulano nei sobborghi della capitale del jazz, Dave Robicheax rischia di mettere a repentaglio non solo la sua vita, ma anche la salute mentale della moglie. Lo psicopatico nazista Buchalter gli dichiara guerra e farà di tutto per rendergli l'esistenza un incubo, importunando anche Bootsie. A tutto ciò si aggiungono anche misteriosi omicidi dei quali viene sospettato il fidato Batist.
Insomma, per Dave Robicheax è tempo di rimettersi in gioco e tornare a indagare: non solo dovrà scagionare l'amico e catturare il folle Buchalter, ma dovrà anche lottare con antichi tormenti per non sprofondare nelle vecchie abitudini.
James Lee Burke trascina il lettore in una storia coinvolgente, in cui ci si affeziona al protagonista e con il quale si condividono gli ambienti, gli odori, i colori e i suoni, grazie alla dovizia di particolari con cui i luoghi sono descritti. Insomma, si ha l'impressione di trovarsi sulla riva del Mississippi o per le strade chiassose di New Orleans.
E nel frattempo, sognando il mio viaggio in quei posti, continuerò sicuramente a leggere gli altri romanzi della saga di Robicheaux.