venerdì 8 maggio 2020

LE TRUPPE SBARCANO AL CINEMA - FILM DI GUERRA PREFERITI


Perché guardare film di guerra, vi chiederete, nel marasma di pellicole che trattano temi più moderni e accattivanti?
In realtà ci sono tanti motivi per farlo: innanzitutto, per conosce la storia e il passato. Certo, la ricostruzione nei film è spesso romanzata però, se siete curiosi come me, si possono sempre cercare informazioni e spunti in rete, nei libri, nei saggi e persino nei fumetti, per avere un quadro più ampio rispetto alla trama del film.
Inoltre, si può scoprire che dietro la storia ci sono uomini soli al potere, o grovigli burocratici che vanno contro ogni logica, oppure ancora singoli poveracci che vengono mandati incontro alla morte facendo leva su falsi ideali.
E poi, non da ultimo, spesso i film di guerra sono dei veri cult, girati da registi stratosferici e interpretati da attori pazzeschi.
Quindi mettetevi comodi per leggere la mia personale lista di film preferiti dedicati alla Seconda Guerra Mondiale.



DUNKIRK di Cristopher Nolan (2017)
Maggio 1940, le truppe inglesi e franco-belghe sono bloccate sulla spiaggia di Dunkerque (nord della Francia), in attesa che la flotta navale arrivi a riprendere i soldati e portarli al sicuro. L'esercito tedesco avanza inesorabilmente alle loro spalle via terra e sulle loro teste via cielo.
L'azione si sviluppa in tre filoni: sulla terraferma, in mezzo ai giovani soldati in attesa dell'evacuazione; nei cieli, tra i caccia britannici che cercano di proteggere i soldati dagli attacchi aerei dei tedeschi; via mare, sulle navi dei civili britannici che la marina esorta a partire verso la costa francese per supportare con i loro mezzi la missione.
Il nome del regista è garanzia di capolavoro: tre filoni che si dilatano e si contraggono lungo la dimensione temporale, in un clima di ansia e angoscia che ci accompagna dal primo istante.
Qui la mia recensione completa di Dunkirk.




TORA! TORA! TORA! di Richard Fleischer, Kinji Fukasaku e Toshio Masuda (1970)
Dicembre 1941, base navale di Pearl Harbor (isole Hawaii). E' nota a tutti la disfatta americana da parte della flotta giapponese, che bombardò la base navale nemica provocando, oltre alle numerose vittime, ingenti danni alle navi e agli aerei statunitensi.
Il film ricostruisce quello che sta dietro la vicenda, portando alla luce le lacune della burocrazia bellica e dei vertici di comando, e il susseguirsi di decisione sbagliate e ritardatarie dettate dall'idea della propria superiorità sul nemico nipponico.
Punto in più per questo classico della guerra è che le scene del filone nipponico sono state girate da una troupe giapponese, mentre una squadra americana si è occupata di quelle relative alle vicende statunitensi. Un film innovativo, se si pensa che fu girato in piena Guerra Fredda.







SI ALZA IL VENTO di Hayao Miyazaki (2013)
Ennesimo capolavoro del maestro dello Studio Ghibli, questo film d'animazione racconta la biografia romanzata di Jirō Horikoshi, ingegnere aeronautico giapponese che progettò gli aerei caccia che la Marina Imperiale giapponese userà nella Seconda Guerra Mondiale (che troviamo in Tora! Tora! Tora!). Le atmosfere incantate si ispirano a valori come libertà, amore e intelletto umano, eppure questo non ha evitato critiche a Miyazaki per i rimandi a fascismo e nazismo presenti nel cartone. Ad esempio, Jirō nei suoi sogni incontra Giovanni Battista Caproni, pioniere dell'aviazione italiana che sarà accusato di filo-fascismo e collaborazionismo coi tedeschi dopo l'armistizio. Inoltre, Jirō e i colleghi ingegneri si recano in Germania per studiare i loro modelli aerei e trarne ispirazione per crearne di propri. La realizzazione del cartone è stata molto lunga e sofferta per Miyazaki, soprattutto per la delicatezza del tema della guerra e cosa essa avesse significato per il Giappone (basti solo pensare alla bomba atomica). In sua difesa, il regista si è sempre detto ispirato dal suo grande amore per gli aeroplani militari e il suo Paese per realizzare questo cartone.




LA SOTTILE LINEA ROSSA di Terrence Malick (1998)
1942, Guadalcanal (Isole Salomone, Sud del Pacificico). Un gruppo di fucilieri americani viene spedito sull'isola per risalire una collina e conquistare una base aerea giapponese.
Film intimista e corale, ognuno dei numerosi personaggi si trova da solo di fronte alla paura e alla morte. I loro strazianti pensieri si alzano inascoltati nel silenzio della natura lussureggiante che li circonda. È incredibile come animali e vegetazione continuino la loro esistenza indisturbati e indifferenti rispetto alla morte e all'assurdità delle decisioni degli umani.











SALVATE IL SOLDATO RYAN di Steven Spielberg (1998)
Giugno 1944, Omaha Beach (Normandia). Un gruppo di soldati americani, dopo essere sopravvissuti al massacro dello sbarco del 6 giugno, viene incaricato di trovare e salvare il soldato Ryan, per riportarlo a casa sano e restituirlo a una madre che ha perso tutti gli altri figli in guerra. Effetti speciali spettacolari, Spielberg non delude nemmeno – come suo solito – per emozioni e patriottismo, raccontando la storia di molti uomini che mettono a repentaglio la loro vita per salvarne un'altra.
Certamente, la scena iniziale dello sbarco rimarrà nei manuali di storia del cinema per i grandiosi effetti speciali.









LETTERE DA IWO JIMA di Clint Eastwwod (2006)

Febbraio-marzo 1945, isola di Iwo Jima. L'isola è presidiata da un plotone di soldati giapponesi, in attesa dell'arrivo delle truppe nemiche, decise a conquistare il territorio sul fronte nipponico. L'attesa è dura e snervante; i soldati la passano scavando gallerie sotterranee e fortificando la vetta del monte Suribachi, mentre con la mente tornano alla vita civile a cui sono stati strappati. Con lo sbarco degli americani si inizierà una battaglia che durerà oltre un mese e segnerà la disfatta dei giapponesi. Si tratta di uno dei rari film girati da un regista americano che racconta interamente le vicende dal punto di vista del fronte avversario, mostrando che anche “il nemico” ha sentimenti, storie personali e paure.  








FLAGS OF OUR FATHERS di Clint Eastwood (2006)
Febbraio-marzo 1945, isola di Iwo Jima. Il film è speculare rispetto a Lettere da Iwo Jima perché racconta la stessa battaglia dal punto di vista dei marines statunitensi. Flags of Our Father, mostra però anche cosa accadde in America dopo che le truppe conquistarono il monte Suribachi: il governo mise in moto una massiccia campagna di propaganda a favore della sicura vittoria americana nella guerra, utilizzando la celebre fotografia scattata sulla vetta del monte mentre alcuni marines issano la bandiera a stelle e strisce. Ma cosa si cela veramente dietro quella foto? I marines che erano presenti dovranno scegliere se rilevare il segreto o mantenere le bugie che si nascono dietro la guerra e le perdite umane.









LAND OF MINE – SOTTO LA SABBIA di Martin Zandvliet (2015)
Maggio 1945, Danimarca. Un gruppo di giovanissimi soldati tedeschi, prigionieri di guerra, viene inviato sulle spiagge del Nord con l'infelice compito di rimuove dalla sabbia le mine che i tedeschi avevano sepolto, convinti che quello che fu lo sbarco di Normandia dovesse avvenire invece in Danimarca. La tensione, l'angoscia e la paura attanagliano i giovani prigionieri, così come lo spettatore, che partecipa alla missione rimanendo col fiato sospeso, lasciandosi anche intenerire dalla giovanissima età dei soldati, poco più che bambini. Il film tratta un interessante e a me sconosciuto fatto storico, ovvero l'impiego di soldati tedeschi a rimuovere oltre un milione e mezzo di mine lungo la costa danese.