venerdì 31 luglio 2015

The Help, storia di una rivincita afroamericana




Un nuovo appuntamento con la rivista Libreriamo: oggi per voi recensisco il romanzo The Help di Kathryn Stockett, dal quale è stato tratto l’omonimo film vincitore di un Oscar.
The Help è la storia di un gruppo di domestiche afroamericane, che vivono in una piccola cittadina bigotta nell’America degli anni Sessanta e che sono costrette a subire ogni angheria e sopruso dalle “padrone” bianche, e di Skeeter, una brillante giovane ragazza bianca, che le aiuterà a denunciare i soprusi subiti. Si tratterà di una piccola ma altrettanto significativa rivincita per queste donne e, soprattutto, di un grande atto di coraggio: in quegli anni gli afroamericani, segregati a causa delle leggi razziali, potevano essere liberamente uccisi dai bianchi o incorrere nelle persecuzioni del temibile Ku Klux Klan.
Per leggere la storia di Skeeter, Aibileen e Minny, cliccate qui...

mercoledì 22 luglio 2015

A sangue freddo, apice e declino di Truman Capote




Eccoci con un altro appuntamento in collaborazione con la rivista Libreriamo.
Oggi vi racconto del romanzo-reportage A sangue freddo, l’opera che ha consacrato Truman Capote nell’olimpo degli scrittori più famosi di sempre in America ma che, paradossalmente, lo ha spinto a vedere la propria vita in un’altra prospettiva, cambiandola per sempre.
A sangue freddo è un’opera di commistione di generi (letterario e giornalistico), che racconta le vicende di un fatto di cronaca nera, il massacro di una famiglia di contadini nelle campagne del Kansas. Accorso sul posto per scriverne un articolo, Truman Capote ne realizzerà un’autentica pietra miliare di un nuovo genere: il romanzo-reportage. Lavorare a stretto contatto per sei anni con gli assassini catturati dalla polizia, cambierà per sempre la visione di Capote della società americana, accorgendosi che il mondo patinato che tanto ha amato frequentare non è altro che un mondo bigotto e retrogrado. Per saperne di più, continuate la lettura cliccando qui...

martedì 21 luglio 2015

Gary Rydstrom, l’uomo dai mille effetti sonori di Jurassic Park



 


Alzi la mano chi non ha mai visto almeno una volta il film Jurassic Park di Steven Spielberg. Se rientrate tra coloro che non l’hanno mai visto, avrete comunque sicuramente sentito dei dinosauri, i veri protagonisti del film. Già, “sentito” è la parola giusta: il ruggito possente del T-rex e le grida furiose dei velociraptor sono entrati nella storia degli effetti sonori del cinema americano. Il sound designer – ovvero colui che ha creato i versi di questi spaventosi rettili – è Gary Rydstrom, il mago degli effetti speciali del suono di Hollywood.
Rydstrom ha vinto ben sette premi Oscar per il miglior montaggio sonoro e i suoi capolavori del suono sono presenti in molti film: Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Balle spaziali (1987), Ghostbusters II (1989), Terminator II (1990), Fuoco assassino (1991), Jurassic Park (1993), Toy Story (1995), Titanic (1997), Salvate il soldato Ryan (1998) e Alla ricerca di Nemo (2003).
Tra tutti i film per i quali Gary Rydstrom ha lavorato, certamente Jurassic Park è quello che gli ha permesso di dare libero sfogo alla sua vena creativa. Prima di svelare come Gary abbia fatto a creare i versi dei dinosauri, ecco una sintesi della trama del film: siamo su Isla Nublar, a qualche chilometro dalla Costa Rica, insieme a John Hammond, eccentrico miliardario che vuole aprire un parco a tema con dinosauri. Ma non dinosauri finti, bensì veri. Il suo team di esperti è infatti riuscito a trovare il modo di clonare questi enormi rettili, i cui embrioni fanno gola alla concorrenza. Hammond chiama sull’isola una coppia di paleontologi e un matematico affinché diano un giudizio positivo ai lavori in corso (ci sono già dei dinosauri adulti: alcuni, i più innocui, sono liberi di girare sull’isola; altri, come il T-rex e i velociraptor vivono confinati in zone recitante) in modo da convincere i finanziatori che il progetto procede per il meglio. In realtà, sta per succedere il peggio: un sabotatore, inviato dalla concorrenza per rubare gli embrioni, causerà un black out totale sull’isola, permettendo così ai dinosauri più violenti di uscire dalle recinzioni. I paleontologi e il matematico, insieme ai nipotini di Hammond, si troveranno così nel parco inseguiti da T-rex e velociraptor in un’emozionante fuga per la sopravvivenza.
Il lavoro di Gary Rydstrom per la realizzazione dei versi dei dinosauri si è articolato principalmente in due fasi: una prima parte di registrazione sul campo dei versi di numerose specie di animali e una seconda parte, in studio, per selezionare e unire i suoni campionati.
Gary, in una lunga intervista che trovate cliccando qui, racconta delle peripezie che ha dovuto affrontare per registrare i versi di ogni sorta di animale. Lui e il suo assistente, Chris Boyes, hanno girato fattorie, zoo, acquari, riserve naturali e negozi di animali in tutta l’America per campionare il più alto numero di suoni. Hanno così raccolto i versi di tigri, leoni, tartarughe in amore, balene, coccodrilli, cavalli, cani, delfini ed elefanti.
Raccolti tutti questi suoni e senza ancora avere un’idea di come utilizzarli, Gary è passato alla fase successiva, ovvero la selezione e l’unione dei suoni. Un lavoro alquanto difficile, che richiede una certa creatività nell’ottenere dei suoni armoniosi e credibili. Ed ecco che dall’unione di suoni a bassa frequenza quali il ruggito di un leone e di una tigre e il verso di un coccodrillo, e il suono ad alta frequenza del barrito di un cucciolo di elefante, prende vita il verso del temibile T-rex. Il suo respiro è invece costituito dallo sfiato della balena, mentre il rumore prodotto quando divora l’avvocato è dato dal ruminare di un cavallo che mangia una pannocchia, unitamente al rumore del cane di Gary che sgranocchia un giocattolo.
Grande lavoro e maestria anche per ottenere i versi del velociraptor: per la scena dell’inseguimento nella cucina, l’ira del velociraptor è data dal verso emesso da due tartarughe che si accoppiano; per ricreare il suo respiro è stato usato il rumore di un cavallo affamato, mentre per simulare il suono del rettile all’attacco è stato usato il verso del delfino.
Un lavoro lungo e laborioso quello di Gary Rydstrom e del suo assistente, che hanno avuto incontri ravvicinati con animali di ogni specie, anche le più temibili, come leoni, coccodrilli e tigri, ma che ha permesso al film di vincere tre Oscar (miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, oltre a quello per migliori effetti speciali).

mercoledì 8 luglio 2015

Animali nella letteratura, ecco cosa hanno da insegnarci



Ecco il mio nuovo articolo per la rivista Libreriamo. Oggi vi racconto di storie incredibili i cui protagonisti sono gli animali, che hanno molto da insegnare a noi umani.
Sono molti gli autori che hanno scelto gli animali più diversi per raccontare diversi tipi di storie. Storie di amicizia come quella tra la volpe e il piccolo principe nel romanzo Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Oppure lo speciale rapporto che c'è tra il gatto Zorba e la gabbianella Fortunata di cui il felino si prende cura come fosse una mamma e che ci narra Luis Sepúlveda in Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Dello stesso autore vi è anche Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, in cui i protagonisti sono un gatto cieco, Mix, e un topolino, Mex.
Ancora, di amicizia ne parla Daniel Pennac nel racconto Ernest e Celestine. Un orso il primo, una topolina la seconda, ci insegnano che l'amicizia tra specie diverse è possibile.
Infine, gli animali utilizzati per rappresentare l'allegoria della società umana corrotta con George Orwell nel romanzo La fattoria degli animali: gli animali si ribellano al padrone e stabiliscono il comando nella fattoria, diventando tuttavia loro stessi corrotti quanto l'uomo.
Trovare l'articolo completo cliccando qui...

mercoledì 1 luglio 2015

Thelma & Louise: in fuga verso l’emancipazione





Ecco il mio secondo articolo pubblicato sulla rivista Libreriamo. Oggi vi racconto di Thelma & Louise, il film di Ridley Scott uscito nel 1991 e vincitore di un premio Oscar.
Nella storia del cinema Thelma & Louise è ormai un vero cult movie, simbolo cinematografico dell’emancipazione femminile. Certo, all’epoca dell’uscita del film non mancarono le critiche, ma resta il fatto che sia uno splendido film grazie all’indimenticabile interpretazione di Geena Davis (Thelma) e Susan Sarandon (Louise).
Per sapere la storia della fuga di queste due amiche a bordo di una Ford Thunderbird attraverso gli Stati più polverosi e solitari dell’America, non dovere fare altro che cliccare qui per leggere l'articolo...