venerdì 7 aprile 2017

MANCHESTER BY THE SEA

di Kenneth Lonergan
USA, 2016

Film dal sapore amaro e struggente, Manchester by the Sea racconta di vite umane rassegnate e impotenti di fronte alle tragedie familiare.
Il film affronta il tema del dramma personale in cui la vita può affondare, inaspettatamente, da un giorno all'altro, e il senso di colpa con cui si è condannati a vivere.
Non si tratta di un film facile e leggero, ma l'abilità del regista e degli interpreti lo rendono straordinario. Non a caso, il film ha ricevuto numerosi premi, tra cui due Oscar, uno assegnato a Casey Affleck come Migliore attore protagonista e uno a Kenneth Lonergan come Miglior sceneggiatura originale.
Il protagonista, Lee Chandler, vive in solitaria in un seminterrato della periferia di Boston. Si guadagna da vivere lavorando come portiere e tuttofare, anche se il carattere burbero e ostile non sempre si adatta alle esigenze dei clienti e del suo capo. Rissoso e scontroso, Lee si preclude qualsiasi tipo di relazione sociale, passando le serate in solitaria di fronte a una bottiglia di birra. Quasi infastiditi dal suo comportamento, ci si chiede che problemi possa avere.
La risposta non tarda ad arrivare: Lee viene chiamato d'urgenza a Manchester-by-the-Sea, suo paese natale sulla costa del Massachussets, perché il fratello Joe ha avuto un grave attacco di cuore. Inizia così per Lee un calvario di ricordi – tramite flashback – che ci mostrano come si sia ridotto a vivere in solitaria a causa del senso di colpa per aver distrutto la sua famiglia. Scopriamo così che Lee aveva una moglie e tre figli, e che conduceva una vita normale in un pittoresco paese di pescatori, circondato da amici.
Arrivato a Manchester-by-the-Sea, Lee scopre che il fratello è ormai morto e che è stato nominato tutore del nipote Patrick, un ragazzo alle prese con i problemi adolescenziali, due fidanzate e un gruppo rock. E che ora deve affrontare la perdita del padre.
Mentre Lee si stabilisce temporaneamente a casa del fratello e cerca di gestire Patrick, nel dramma si aprono altri drammi. La vita di tutti i membri della famiglia viene eviscerata e indagata fino a portare alla luce il dolore di ognuno: non solo Lee è costretto a rivivere ogni istante della tragedia che ha distrutto la sua famiglia e che nessuno in paese ha dimenticato, ma assiste impotente alla tragedia che ora sconvolge il nipote, privato del padre e rifiutato dalla madre, e a ripercorre la vita del fratello Joe, segnato dall'abbandono di una moglie alcolizzata.
Lee vorrebbe fuggire il prima possibile da Manchester-by-the-Sea, ma la natura impervia dell'inverno sembra trattenerlo contro la sua volontà: il terreno del cimitero è così duro che non è possibile seppellire il fratello, il cui corpo dovrà essere conservato in un congelatore fino alla primavera. Lee decide di trasferirsi così a Manchester-by-the-Sea in attesa che il terreno disgeli, indeciso su come affrontare il futuro insieme a Patrick, che si rifiuta di trasferirsi con lo zio a Boston.
Giorno dopo giorno, Lee e Patrick impareranno a convivere, non solo fisicamente nella stessa casa, ma anche con se stessi e i propri drammi, in vista di una primavera che sta per sbocciare non solo sulla costa ma, forse, anche tra di loro.
La drammaticità, la solitudine e il senso di colpa e di inadeguatezza che incombono dall'inizio alla fine della storia si percepiscono non solo dai silenzi e dagli sguardi degli attori, ma anche dalle immagini evocative del paesaggio nevoso di Manchester-by-the-Sea che, non a caso, dà il titolo al film.  

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