lunedì 9 novembre 2020

L'UOMO CHE NON C'ERA

 


di Ethan e Joel Coen
USA, 2001

Una casa nei sobborghi di Santa Rosa (California), un lavoro stabile, una bella moglie, cene e feste varie con amici e conoscenti col sorriso stampato in faccia: una vita incredibilmente ordinaria, da cartolina pubblicitaria, agli albori degli anni Cinquanta. Chi non la vorrebbe?
La stabilità può però diventare una trappola e una fonte di forte insoddisfazione. E allora, perché accontentarsi dell'ordinario, quando puoi far soldi, quelli veri, non quelli che ti fanno vivere dignitosamente ma senza concedersi fronzoli? Nel 1949, anno in cui il film è ambientato, il nascente “sogno americano” suggerisce che chiunque lo possa fare, tutti possono azzardare e mettersi in gioco.
E' quello che deve aver pensato Ed Crane (interpretato da Billy Bob Thornton), silenzioso barbiere che lavora nel negozio del loquace cognato Frank. Le sue giornate trascorrono immutate: al lavoro Ed viene stordito dalle chiacchiere dei clienti e di Frank, mentre a casa condivide momenti privi di comunicazione e sentimenti con la moglie Doris (Frances McDormand).
Doris, all'opposto del marito, è invece una intraprendente lavoratrice che ambisce a fare carriera nel grande magazzino di David "Big Dave" Brewster (James Gandolfini), ed è disposta a tutto pur di compiacere il suo capo.
Mentre Doris è presa dai suoi progetti lavorativi ed extraconiugali, l'incontro casuale tra Ed e un misterioso uomo d'affari giunto in città, Craighton Tolliver, darà il via a una serie di eventi che, con l'effetto del domino, travolgeranno la vita di Ed e di sua moglie, sgretolandola come roccia friabile.
Tolliver convince il taciturno barbiere a buttarsi nel mondo delle catene di lavanderie a secco, un settore ancora inesplorato all'epoca. Per entrare nell'affare, Ed deve però procurarsi la somma di diecimila dollari: mai decisione sarà più distruttiva per lui.
Ed non ha questa cifra e decide così di ricattare in forma anonima Big Dave, che ha una tresca con Doris e di cui Ed ne è a conoscenza, minacciandolo di rivelare a tutti la loro relazione. Con questa rivelazione Big Dave perderebbe tutto (ricordiamo che siamo negli anni Cinquanta, il decennio del “si fa, ma non si dice”) e così cede al ricatto.
Da qui, si scateneranno una serie di eventi, scambi di colpe e fraintendimenti in cui i personaggi saranno travolti da omicidi e arresti destinati a cambiare la vita di tutti.
Il destino beffardo e la giustizia viaggiano su due binari diversi ma paralleli. Ci vorrà del tempo perché i colpevoli vengano puniti, magari non direttamente per l'atto che hanno compiuto, ma nessuno sarà risparmiato.
Nemmeno la giovane e pruriginosa Rachel (interpretata da un'acerba Scarlett Johansson) uscirà di scena incolume, rea di aver tentato un approccio sessuale con Ed, mentre questi era alla guida della sua auto, di ritorno da un'audizione per pianoforte a cui il barbiere l'aveva accompagnata. Così, anche l'unico barlume di vitalità nella vita di Ed, è destinato a evaporare.
L'uomo che non c'era è un noir intrigante: già dalle primissime scene si avverte un senso di incertezza che incombe sui personaggi, il tutto amplificato dalle potenti immagini.
Inizialmente pensato con le immagini a colori, il film è stato poi reso in bianco e nero: l'effetto è incisivo perché sottolinea ulteriormente le atmosfere cupe. Il contrasto di luce e ombra simboleggia la lotta tra il bene e il male.
Direttore della fotografia è il doppio premio Oscar Roger Deakins, che collabora spesso con i fratelli Coen e che ha curato la fotografia di pezzi da novanta, quali 1917 (di Sam Mendes, 2019), Blade Runner 2049 (Denis Villeneuve, 2017), Revolutionary Road (di Sam Mendes, 2008), Jarhead (di Sam Mendes, 2005), solo per citarne una manciata.
Un plauso anche a Billy Bob Thornton, che riesce a esprimere con la sua espressività i tormenti interiori di un uomo chiuso e schivo, incapace di comunicare a parole.
Film riuscito e ben congegnato. I fratelli Coen non deludono nemmeno questa volta.



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